Anna Pilawska

Anna Pilawska Global Financial
Crimes
Investigations &
Intelligence at ...

Flavio D Amato

Flavio D Amato SM Expert; Process
Quality Analyst;
Lektor włoskiego;
Blo...

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Ciao Ania, tutto bene? :)
Hai scelto un bel tema di discussione, ma temo che saranno in pochi ad intervenire... spero di sbagliarmi :)

L'articolo fa veramente ridere :), lo dico da cittadino italiano. Fa ridere il motivo che viene dato a quest'idea che l'Italia vuole un re, un monarca.

Premetto per tutti i lettori che il proprietario de "Il Giornale" si chiama Paolo Berlusconi. Indovinate chi è? Bravi! E' il fratello del piccolo grande Silvio Berlusconi.

Dicevo, l'articolo dice che gli italiani vogliono un re, un monarca, perchè in fondo vogliono una persona carismatica, che sappia decidere, e vogliono una persona che possono immaginare come buona, "paterna", comprensiva, etc etc...

Di quest'articolo c'è solo una cosa che è vera: gli italiani vogliono una persona che decida. Ma è sbagliata, secondo me, la motivazione che l'articolo sostiene. Io sono convinto che, nell'animo, l'italiano medio è una persona a cui piace essere comandata, e soprattutto una persona che non vuole (o non è capace di) agire in prima persona, di assumersi le responsabilità, di collaborare per migliorare il Paese.

Precisazione importante: l'Italia non è tutta cosi. In modo approssimativo è spaccata in due. La prima metà è quella che ho appena descritto, e la seconda metà è quella che invece ha l'entusiasmo e la voglia di lavorare, di prendere parte attiva alla vita sociale, politica, quella di tutti i giorni.

Purtoppo questa seconda metà è sempre minore della prima, e in Italia da almeno 10 anni c'è un processo di regresso culturale per cui questa prima metà che non vuole responsabilità, che vuole che qualcuno decida e faccia tutto per gli altri, aumenta.

Sono meridionale, e posso dire che ci sono alcune zone del meridione che stanno paurosamente regredendo (sebbene altre facciano progressi, o comunque rimangono a galla). Questo può portare solo al "disperato" affidarsi ad una singola persona che risolva in fretta la faccenda. Ed ecco che magicamente spunta fuori Silvio Berlusconi che dice "non vi preoccupate, ci penso io", ma in realtà non fa poi tanto.

Ho scritto troppo :) E in Polonia, o voi in particolare, cosa pensate di Re Silvio I di Arcore? :)
Anna Pilawska

Anna Pilawska Global Financial
Crimes
Investigations &
Intelligence at ...

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Flavio D'Amato:
Di quest'articolo c'è solo una cosa che è vera: gli italiani vogliono una persona che decida. Ma è sbagliata, secondo me, la motivazione che l'articolo sostiene. Io sono convinto che, nell'animo, l'italiano medio è una persona a cui piace essere comandata, e soprattutto una persona che non vuole (o non è capace di) agire in prima persona, di assumersi le responsabilità, di collaborare per migliorare il Paese.

Ciao Flavio, grazie del commento :-)

Veramente ho letto questo articolo confrontando tutto con la situazione in Polonia. Ai polacchi non piace essere comandati (questo e' poco ma sicuro), pero' come gli italiani non sentono il bisogno di prendere l'iniziativa, assumersi le responsabilita', ecc. Per noi chi governa sono sempre "gli altri" ed e' difficile vincere questa convinzione nata e coltvata per tutti gli anni del comunismo. Ma io chiedo "di cosa dobbiamo sentirci responsabili (tutti quanti) se non della nostra patria"? Spero che cambi qualcosa con le prossime generazioni che non ricorderanno piu' i carri armati per strada. Cosa posso augurare a Voi italiani invece? Viva il re!? ;-)Anna Pilawska edytował(a) ten post dnia 10.09.10 o godzinie 17:50

konto usunięte

Temat: il re Berlusconi I ;-)

ciao :-)

Il mio marito la pensa come te Flavio-io non seguo molto la politica ma sono d'accordo anch'io. Mi ricordo quando tempo fa ci sono state le accuse contro Berlusconi (la lista dei "peccati"girava anche su internet)ed io pensavo: ora vorrei vedere come andrà a finire. Il mio marito ovviamente era certo che lui faceva in modo di non essere processato ed infatti aveva ragione-ha cambiato le persone dove era necessario,ha cambiato le leggi ed eccolo qua- Silvio Berlusconi- intoccabile e onnipotente. E' triste perché il popolo , come hai detto tu, è troppo debole, troppo poco per cambiare qualcosa. Ed è ovvio che Berlusconi non è da solo.....altrimenti non avrebbe potuto fare niente...

Invece per quanto riguarda il nostro paese...è vero quello hai scritto Anna. Basta leggere le nostre letture di scuola per vedere che è SEMPRE stato così- la nostra mentalità è questa e non so cosa potrebbe cambiarla.
Tanti saluti :-)Marta G. edytował(a) ten post dnia 13.09.10 o godzinie 15:50
Gaetano Buzzanca

Gaetano Buzzanca Service Operations
Center (SOC) Manager
- EVOPayments

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Flavio D'Amato:

Premetto per tutti i lettori che il proprietario de "Il Giornale" si chiama Paolo Berlusconi. Indovinate chi è? Bravi! E' il fratello del piccolo grande Silvio Berlusconi.

Giusto..Il Giornale e' un quotidiano di propaganda politica, specializzato nella crezione di dossier utili a distruggere chi e' in disaccordo con Berlusca.

Dicevo, l'articolo dice che gli italiani vogliono un re, un monarca, perchè in fondo vogliono una persona carismatica, che sappia decidere, e vogliono una persona che possono immaginare come buona, "paterna", comprensiva, etc etc...

Di quest'articolo c'è solo una cosa che è vera: gli italiani vogliono una persona che decida. Ma è sbagliata, secondo me, la motivazione che l'articolo sostiene. Io sono convinto che, nell'animo, l'italiano medio è una persona a cui piace essere comandata, e soprattutto una persona che non vuole (o non è capace di) agire in prima persona, di assumersi le responsabilità, di collaborare per migliorare il Paese.

Non sono d'accordo, non credo corrisponda al profilo dell'italiano medio, la mia opinione e' che siamo tutti convinti di sapere cosa e' giusto, come si debba gestire il paese, non siamo forse il paese dove tutti pensano di essere il giusto CT (direttore tecnico calcistico)?
La questione e' un altra, siamo talmente individualisti da aver perso completamente di vista quello che e' il bene comune, e il perseguimento del bene individuale a discapito della collettivita' e' un grande freno al progresso del nostro paese.

Precisazione importante: l'Italia non è tutta cosi. In modo approssimativo è spaccata in due. La prima metà è quella che ho appena descritto, e la seconda metà è quella che invece ha l'entusiasmo e la voglia di lavorare, di prendere parte attiva alla vita sociale, politica, quella di tutti i giorni.

Leggevo che grazie al nostro sistema elettorale, in fondo solo il 30% degli italiani ha votato l'attuale governo, non credo Berlusconi rappresenti la maggioranza degli italiani, probabilmente gli italiani meritano qualcosa di meglio, e concordo con te che la partecipazione e' la sola via che ci possa consentire il cambiamento.

Sono meridionale, e posso dire che ci sono alcune zone del meridione che stanno paurosamente regredendo (sebbene altre facciano progressi, o comunque rimangono a galla). Questo può portare solo al "disperato" affidarsi ad una singola persona che risolva in fretta la faccenda. Ed ecco che magicamente spunta fuori Silvio Berlusconi che dice "non vi preoccupate, ci penso io", ma in realtà non fa poi tanto.

la questione meridionale..beh anche io vengo dal sud, la compravendita di voti, le organizzazioni criminali che si sostituiscono allo stato, l'assenza di infrastrutture, sono tanti e gravi problemi..ma come sarebbe bello se almeno i nostri politici si sedessero ad un tavolo per affrontare il problema, putroppo la questione meridionale non esiste piu' ma i cittadini del sud vivono sulla loro pelle questo disinteresse.

Ho scritto troppo :) E in Polonia, o voi in particolare, cosa pensate di Re Silvio I di Arcore? :)

in fondo credo ne pensino bene..l'immagine dell'uomo che si fa da se' e costruisce un impero, e' vista in maniera positiva.Gaetano B. edytował(a) ten post dnia 13.09.10 o godzinie 13:50
Flavio D Amato

Flavio D Amato SM Expert; Process
Quality Analyst;
Lektor włoskiego;
Blo...

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Non sono d'accordo, non credo corrisponda al profilo dell'italiano medio, la mia opinione e' che siamo tutti convinti di sapere cosa e' giusto, come si debba gestire il paese, non siamo forse il paese dove tutti pensano di essere il giusto CT (direttore tecnico calcistico)?

E' vero che in Italia "siamo tutti allenatori", ma secondo me lo siamo, e soprattutto lo facciamo con tanta forza, solo perchè sappiamo benissimo che tutto finisce lì, con le parole. Se avessimo davvero un ruolo di grande responsabilità (e venissimo a conoscenza di tutto quello che c'è dentro) ci comporteremmo in modo molto diverso.
Leggevo che grazie al nostro sistema elettorale, in fondo solo il 30% degli italiani ha votato l'attuale governo, non credo Berlusconi rappresenti la maggioranza degli italiani, probabilmente gli italiani meritano qualcosa di meglio, e concordo con te che la partecipazione e' la sola via che ci possa consentire il cambiamento.

Vero anche questo. Nelle ultime elezioni si è calcolato che il cosiddetto "partito degli astenuti" si è attestato tra il 20% e il 30%. In pratica sarebe in piena lotta con il centro-sinistra e il centro-destra come partito più grande.
I giornali e la televisione parlano sempre di quelli che parlano tanto e gridano, e non parlano mai di quelli che non votano più. Chi non si informa bene è convinto che in Italia sia tutto normale, ma purtroppo la gente è davvero stanca di vedere e sentire sempre le solite persone e le solite cose.
Chissà... forse la favola Nicky Vendola diventa realtà (Vendola è un neo-comunista), o forse una resurrezione di Fini (centro-destra, alleato di Berlusconi, ma stanco della sua politica a scopo personale.)

la questione meridionale..beh anche io vengo dal sud, la compravendita di voti, le organizzazioni criminali che si sostituiscono allo stato, l'assenza di infrastrutture, sono tanti e gravi problemi..ma come sarebbe bello se almeno i nostri politici si sedessero ad un tavolo per affrontare il problema, putroppo la questione meridionale non esiste piu' ma i cittadini del sud vivono sulla loro pelle questo disinteresse.

Credo sia solo un'utopia. Ci sono troppe persone marce e troppi interessi in ballo per sperare in una'improvvisa pulizia.
La questione meridionale per me esiste ancora oggi. Oltre al degrado culturale, sono ancora molte le persone che si trasferiscono nel Nord-Italia (o all'estero, almeno io ne sono un esempio) per lavorare.
Dei miei ex-compagni del liceo, più o meno la metà (!!) se n'è andata.
Ho scritto troppo :) E in Polonia, o voi in particolare, cosa pensate di Re Silvio I di Arcore? :)

in fondo credo ne pensino bene..l'immagine dell'uomo che si fa da se' e costruisce un impero, e' vista in maniera positiva.

Secondo la mia esperienza invece, tante persone mi sorridono (tra il ridicolo e la compassione) dicendo "ma come fate ad eleggere una persona che fa il play-boy e fa le leggi utili solo per lui?"
Gaetano Buzzanca

Gaetano Buzzanca Service Operations
Center (SOC) Manager
- EVOPayments

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Flavio D'Amato:
Non sono d'accordo, non credo corrisponda al profilo dell'italiano medio, la mia opinione e' che siamo tutti convinti di sapere cosa e' giusto, come si debba gestire il paese, non siamo forse il paese dove tutti pensano di essere il giusto CT (direttore tecnico calcistico)?

E' vero che in Italia "siamo tutti allenatori", ma secondo me lo siamo, e soprattutto lo facciamo con tanta forza, solo perchè sappiamo benissimo che tutto finisce lì, con le parole. Se avessimo davvero un ruolo di grande responsabilità (e venissimo a conoscenza di tutto quello che c'è dentro) ci comporteremmo in modo molto diverso.

Provo a farti un esempio concreto, considera il numero di piccole imprese in Italia, quindi il singolo che si fa imprenditore, vuoi perche' nessuno ti assume ma soprattutto perche' vuoi prenderti carico di un progetto ritenendo di avere la chiave, e spesso a torto, di un facile successo. Non e' questa forse un assunzione di responsabilita'..ritengo che il nostro non sia un paese che ama essere comandato, ma che al contrario chi e' stato eletto esercita il potere senza rispetto per la collettivita', quindi..una insufficienza di democrazia e' il nostro male.

in fondo credo ne pensino bene..l'immagine dell'uomo che si fa da se' e costruisce un impero, e' vista in maniera positiva.

Secondo la mia esperienza invece, tante persone mi sorridono (tra il ridicolo e la compassione) dicendo "ma come fate ad eleggere una persona che fa il play-boy e fa le leggi utili solo per lui?"

questa e' l'apparenza ma nel profondo Varsavia mi ricorda la Milano da bere degli anni '80, potere e corruzione sono elementi basilari di questa citta' e sotto questo aspetto trovo che Berlusconi sia una figura non distante.
Flavio D Amato

Flavio D Amato SM Expert; Process
Quality Analyst;
Lektor włoskiego;
Blo...

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Provo a farti un esempio concreto, considera il numero di piccole imprese in Italia, quindi il singolo che si fa imprenditore, vuoi perche' nessuno ti assume ma soprattutto perche' vuoi prenderti carico di un progetto ritenendo di avere la chiave, e spesso a torto, di un facile successo. Non e' questa forse un assunzione di responsabilita'..ritengo che il nostro non sia un paese che ama essere comandato, ma che al contrario chi e' stato eletto esercita il potere senza rispetto per la collettivita', quindi..una insufficienza di democrazia e' il nostro male.

Non saprei dire... non ho dei numeri sottomano, e credo che coi tempi che corrono non ci si possa fidare neanche dei numeri ufficiali :) quindi faccio solo l'avvocato del diavolo :) e mi chiedo quante siano in percentuale le persone che si fanno imprenditori (anche col semplice bar) rispetto alla popolazione totale. E mi chiedo anche sul perchè lo facciano. In un certo senso le tue parole avallano l'idea che lo si fa più per necessità (o, estremizzando, per giocarsi l'ultima carta) che per altro, anche quando si ritiene di avere "la chiave". Ed è proprio perchè si pensa di avere "la chiave" che si tenta, altrimenti è difficile che lo si faccia.

La percezione che ho io è che, per la maggiore, gli italiani si adeguino, invece di fare uno sforzo intellettuale e di scalare qualche gradino. Della serie: se lo facessero in tanti, migliorerebbe la società, e siccome politica e società sono quasi sempre specchi riflessi, magari un circolo virtuoso si può avere, alla lunga... E invece no. La pigrizia e l'opportunismo la fanno sempre da padroni. E nei casi meno fortunati succede che "non posso essere un impiegato? Mi adatto e faccio il cameriere"; "non posso essere un operaio? Mi adatto e faccio lo spazzino part-time" (ovviamente sono esempi tirati a caso). Un'altra carta che si giocano in tanti è arruolarsi nelle forze dell'ordine. Non a caso, quando sentiamo parlare di militari italiani vittime di attentati, ecc, sono tutti meridionali, lì dove il lavoro non c'è.
L'alternativa a questo è trasferirsi da qualche altra parte.
Naturalmente non è tutto cosi, ci sono anche quelli a cui le cose vanno bene, e anzi riescono pure a scalare la vetta.

questa e' l'apparenza ma nel profondo Varsavia mi ricorda la Milano da bere degli anni '80, potere e corruzione sono elementi basilari di questa citta' e sotto questo aspetto trovo che Berlusconi sia una figura non distante.

Direi di essere d'accordo. A Varsavia le mazzette non mancano. Magari è un po' lo stesso discorso che si può fare per l'Italia: quelli a cui la vita dice bene non si pongono più di tanto il problema dell'etica o di una sensibilità morale in generale, e li vedi tutti a Nowy Swiat a prendere drink nei caffè :):), e sicuramente non rifiuterebbero di avere anche solo un decimo della vita di Silvio (con tutti gli annessi civili, penali e politici).
Ma fuori da quella magica bolla di sapone, credo che Berlusconi risulti una persona un po' (tanto:) viscida.

Del resto, tutto il mondo è paese.

Tra due minuti apro un tema su un argomento di interesse polacco. Spero abbia un riscontro di interessi.
Gaetano Buzzanca

Gaetano Buzzanca Service Operations
Center (SOC) Manager
- EVOPayments

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Flavio D'Amato:
L'alternativa a questo è trasferirsi da qualche altra parte.
Naturalmente non è tutto cosi, ci sono anche quelli a cui le cose vanno bene, e anzi riescono pure a scalare la vetta.

riguardo alle piccole imprese si tratta di una discussione da sempre presente in Confindustria, diciamo che e' un tormentone italiano, per intenderci se vivi al Nord la cosa non puo' che essere ben presente ai tuoi occhi, questa dimensione di impresa e' cosa ben visibile.
Ma leggendo quanto scrivi risulta ben evidente una amarezza e una disillusione, bene..questo che racconti non e' il mio paese, anzi non e' "solo" il mio paese, che ho vissuto per lavoro in lungo e in largo e gli italiani sono molto piu' avanti dei nostri politici, sfido qualunque paese ad avere una banda come quella attualmente al potere e nonostante tutto riesce ad andare avanti, una qualita' morale di gente che non accetta piu' il pizzo, che si impegna nel sociale, ci sono numeri impressionanti riguardo le attivita' di solidarieta' organizzate in Italia, pensa alla accoglienza agli immigrati che viene fatta al sud, le barche dei pescatori di Mazara del vallo che tante vite hanno salvato in mare..quanto dici non e' "solo" il mio paese, e' una parte, io ho lasciato l'Italia per motivi familiari ma non posso dire che tutto fosse brutto in Italia..anzi

questa e' l'apparenza ma nel profondo Varsavia mi ricorda la Milano da bere degli anni '80, potere e corruzione sono elementi basilari di questa citta' e sotto questo aspetto trovo che Berlusconi sia una figura non distante.

Direi di essere d'accordo. A Varsavia le mazzette non mancano. Magari è un po' lo stesso discorso che si può fare per l'Italia: quelli a cui la vita dice bene non si pongono più di tanto il problema dell'etica o di una sensibilità morale in generale, e li vedi tutti a Nowy Swiat a prendere drink nei caffè :):), e sicuramente non rifiuterebbero di avere anche solo un decimo della vita di Silvio (con tutti gli annessi civili, penali e politici).
Ma fuori da quella magica bolla di sapone, credo che Berlusconi risulti una persona un po' (tanto:) viscida.

Del resto, tutto il mondo è paese.

Berlusconi e' solo l'inizio di una certa politica, un modello che stiamo esportando altrove, basta pensare alle battute di Sarkozy, purtroppo anche se in Italia si piange, altrove non si ride :(
Flavio D Amato

Flavio D Amato SM Expert; Process
Quality Analyst;
Lektor włoskiego;
Blo...

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Beh, nessuno ha mai detto che l'Italia è solo questo. Del resto ho detto a chiare lettere che mi sono offerto volontario a mettermi nei panni del "pessimista", di quello che vede del marcio. Ma nonostante ciò, non ho detto che c'è "solo" il marcio.
Pensavo di averlo già precisato negli altri interventi. Evidentemente c'è bisogno di rifarlo anche ora :)

Senza continuare a spulciare i dettagli, dico solo che l'Italia non è regredita di certo in modo esponenziale, ma credo nessuno possa negare che l'Italia è in declino, e nessuno in generale può quantificare se e quanto sia diminuito il pagamento del pizzo o fenomeni del genere.
So solo che, per stime fatte, il lavoro sommerso aumenta, che gli evasori aumentano, e che le organizzazioni criminali hanno le mani in pasta come sempre (negli appalti pubblici la frequenza è piuttosto alta, e non solo al SUd Italia).

Nonostante tutto, c'è sicuramente tanto dinamismo, le piccole imprese nascono e cercano di trovare il proprio spazio (nessuno lo ha negato), le attività di solidarietà ci sono (nessuno lo nega), e se è per questo aggiungo che si sensibilizza all'uso del casco in moto e alla donazione del sangue. Questi sono dei piccoli segni, belli, e chissà quante altre cose potremmo citare.
Ma, parafrasando Gaetano, il mio Paese non è "solo" questo.

Su Sarkozy, quello è un altro capitolo, ma purtroppo non è lontano dal modello Berlusconiano.
Gaetano Buzzanca

Gaetano Buzzanca Service Operations
Center (SOC) Manager
- EVOPayments

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Flavio D'Amato:
Senza continuare a spulciare i dettagli, dico solo che l'Italia non è regredita di certo in modo esponenziale, ma credo nessuno possa negare che l'Italia è in declino, e nessuno in generale può quantificare se e quanto sia diminuito il pagamento del pizzo o fenomeni del genere.

Credo che la scelta di Confindustria di cacciare dalla sua organizzazione chi risultasse avere pagato il pizzo sia stata "epocale", sempre in Sicilia sono nate organizzazioni che supportano chi abbia fatto la scelta di denunciare e sono all'ordine del giorno i mafiosi che vengono fatti arrestare, questi sono cambiamenti fattivi ed evidenti che ho toccato con mano.

Nonostante tutto, c'è sicuramente tanto dinamismo, le piccole imprese nascono e cercano di trovare il proprio spazio (nessuno lo ha negato), le attività di solidarietà ci sono (nessuno lo nega), e se è per questo aggiungo che si sensibilizza all'uso del casco in moto e alla donazione del sangue. Questi sono dei piccoli segni, belli, e chissà quante altre cose potremmo citare.
Ma, parafrasando Gaetano, il mio Paese non è "solo" questo.

La mia opinione e' che il modello occidentale sia in declino, l'Italia ha purtroppo il grosso handicap di essere governata dalla Banda Bassotti, e la maggioranza degli italiani pensa che la politica sia in mano a persone che non hanno alcuna idea che non sia quella del mantenimento del potere, Berlusconi e' un vero e proprio pantano e sinceramente non vedo l'ora di tornare a votare..ma all'estero dovrebbe essere compreso piuttosto che ridicolizzato perche' ritengo che non sara' un caso isolato in Europa..Gaetano B. edytował(a) ten post dnia 26.09.10 o godzinie 08:54
Flavio D Amato

Flavio D Amato SM Expert; Process
Quality Analyst;
Lektor włoskiego;
Blo...

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Mah, ognuno ha i suoi punti di vista. La scelta di cacciare gli imprenditori estorti, che non denunciano, da Confindustria è una grande cretinata, lo dico con grande franchezza. Chi paga il pizzo non lo fa di certo per proprio piacere. E questa regola "epocale" non fa altro che mettere ancora più fuoco nel fondoschiena dello sfortunato imprenditore.
Positivo, e anzi, decisivo, il fatto che si siano un po' sviluppate delle associazioni che aiutano queste persone, perchè sono convintissimo che buonissima parte di quelli che denunciano ora, lo fanno grazie alle associazioni (o semplicemente perchè sono al collasso), e non grazie alla regola dell'espulsione da Confindustria.

E' un po' come con la violenza ai danni per le donne. Se ora ci sono più denunce, è grazie alle associazioni che ora si fanno sentire di più, e non di certo ad una legge "x" che dice che chi non denuncia verrà, che ne so, privata della pensione.Flavio D'Amato edytował(a) ten post dnia 30.09.10 o godzinie 10:53
Gaetano Buzzanca

Gaetano Buzzanca Service Operations
Center (SOC) Manager
- EVOPayments

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Flavio D'Amato:
Mah, ognuno ha i suoi punti di vista. La scelta di cacciare gli imprenditori estorti, che non denunciano, da Confindustria è una grande cretinata, lo dico con grande franchezza.

ti rispondo con un video..

http://www.youtube.com/watch?v=LXif6Wwr5DU

ho qualche anno piu' di te e penso di aver conosciuto in maniera diretta cosa vuol dire vivere sotto la mafia, e quello che pochi riescono a comprendere e' che solo attraverso l'aperta denuncia dell'esistenza di Cosa Nostra e' possibile il cambiamento, seguendo la tua logica tutti noi dovremmo pensare che le parole di Giovanni Paolo siano delle cretinate perche' di certo i mafiosi non si sono convertiti in massa ma la sola assunzione di dichiarazione del fenomeno, il rivolgersi a quei criminali ha una valenza che ci permette di dire che se la "Mafia Esiste" possiamo riconoscerla come una mostruosa deviazione, e il gesto di Confindustria prende atto che esiste una economica sommersa e legata al mondo criminale, non tutti gli imprenditori sono scontenti di pagare il pizzo...anzi molti hanno ricevuto indebiti vantaggi, a discapito di quelli onesti.

E' un po' come con la violenza ai danni per le donne. Se ora ci sono più denunce, è grazie alle associazioni che ora si fanno sentire di più, e non di certo ad una legge "x" che dice che chi non denuncia verrà, che ne so, privata della pensione.[edited]

non sono d'accordo, le donne denunciano di piu' rispetto al passato perche' sanno che ci sono leggi che tutelano in maniera differente rispetto al passato, sono cambiati i metodi della polizia e dubito che una donna violentata passi dall'associazione di difesa delle donne, va in Polizia e denuncia l'accaduto. La societa' si e' evoluta, le donne prendono coscienza dei propri diritti e oggi della violenza se ne parla..come per la mafia, il prendere atto dell'esistenza di qualcosa di sbagliato e' il primo passo del cambiamento.
Flavio D Amato

Flavio D Amato SM Expert; Process
Quality Analyst;
Lektor włoskiego;
Blo...

Temat: il re Berlusconi I ;-)

ho qualche anno piu' di te e penso di aver conosciuto in maniera diretta cosa vuol dire vivere sotto la mafia, e quello che pochi riescono a comprendere e' che solo attraverso l'aperta denuncia dell'esistenza di Cosa Nostra e' possibile il cambiamento, seguendo la tua logica tutti noi dovremmo pensare che le parole di Giovanni Paolo siano delle cretinate

Evidentemente o non sono chiaro, o non vengo capito. Nessuno ha detto che atti illeciti mafiosi non devono essere denunciati. Ho detto che è una cretinata la cacciata da Confindustria in base alla regola citata. Credo siano due concetti ben distinti. Non proseguo perchè credo di essere stato fin troppo esaustivo nei precedenti interventi.
P.S. L'età non è un deterrente ;), contano altre cose.

il
prendere atto dell'esistenza di qualcosa di sbagliato e' il primo passo del cambiamento.

Su questo siamo sempre stati d'accordo. Purtroppo noto che permane un problema di comunicazione in altri ambiti del nostro scambio di idee.
Gaetano Buzzanca

Gaetano Buzzanca Service Operations
Center (SOC) Manager
- EVOPayments

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Flavio D'Amato:
ho qualche anno piu' di te e penso di aver conosciuto in maniera diretta cosa vuol dire vivere sotto la mafia, e quello che pochi riescono a comprendere e' che solo attraverso l'aperta denuncia dell'esistenza di Cosa Nostra e' possibile il cambiamento, seguendo la tua logica tutti noi dovremmo pensare che le parole di Giovanni Paolo siano delle cretinate

Evidentemente o non sono chiaro, o non vengo capito. Nessuno ha detto che atti illeciti mafiosi non devono essere denunciati. Ho detto che è una cretinata la cacciata da Confindustria in base alla regola citata. Credo siano due concetti ben distinti. Non proseguo perchè credo di essere stato fin troppo esaustivo nei precedenti interventi.

e io ritengo sia stato un atto significativo ed importante.. pero' non basta solo questo, a mio parere quanto e' avvenuto e' importante perche' utile a smantellare il mondo economico che affari con la mafia e non mi sembra proprio che tu abbia scritto di non denunciare gli illeciti mafiosi, di certo non l'ho mai pensato.
P.S. L'età non è un deterrente ;), contano altre cose.
ero a Palermo quando hanno ammazzato Dalla Chiesa e ho visto le autobombe, palazzi in fiamme a scopo intimidatorio..parlo solo di quello che conosco per personale esperienza, in questo senso l'eta' va considerata' un peso, sicuramente invecchiando mi rimbambisco pero non dimentico..
il
prendere atto dell'esistenza di qualcosa di sbagliato e' il primo passo del cambiamento.

Su questo siamo sempre stati d'accordo. Purtroppo noto che permane un problema di comunicazione in altri ambiti del nostro scambio di idee.

i problemi di comunicazione non vanno ascritti alla diversita' delle idee, sinceramente mi piace discutere con una certa vis polemica, comprendo e rispetto le tue idee anche se diverse dalle mie, abbiamo una lingua comune e esperienze e opinioni diverse, possiamo chiudere tranquillamente qui e magari bere un caffe' al bar senza acredine o rabbia anche perche' siamo rimasti solo io e te a parlarne :)

alla prox
Anna Pilawska

Anna Pilawska Global Financial
Crimes
Investigations &
Intelligence at ...

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Gaetano B.:abbiamo una lingua comune e esperienze e opinioni diverse, possiamo chiudere tranquillamente qui e magari bere un caffe' al bar senza acredine o rabbia anche perche' siamo rimasti solo io e te a parlarne :)

Non vuol dire che non seguiamo il topic, e' molto interessante quello che scrivete.
Gaetano Buzzanca

Gaetano Buzzanca Service Operations
Center (SOC) Manager
- EVOPayments

Temat: il re Berlusconi I ;-)

Anna Pilawska:
Gaetano B.:abbiamo una lingua comune e esperienze e opinioni diverse, possiamo chiudere tranquillamente qui e magari bere un caffe' al bar senza acredine o rabbia anche perche' siamo rimasti solo io e te a parlarne :)

Non vuol dire che non seguiamo il topic, e' molto interessante quello che scrivete.

Aggiungo un altra cosa..per tornare all'origine del discorso, Berlusconi,il fatto che pagasse il pizzo per le sue attivita' non e'il solo aspetto ma il concorso esterno, il reato di contiguita' alla mafia di Dell'Utri, il collaboratore piu' vicino a Berlusconi, attraverso le sue imprese, la Standa (una catena di supermercati) e le reti televisive, e' servito ad acquisire un vantaggio che e' stato determinante sul territorio a discapito delle persone oneste e che poi e' servito dopo il 93 a lanciare sempre Forza Italia, e ad oggi con l'atto della Confindustria Siciliana di espellere chi paga il pizzo possiamo dire che sarebbe una cretinata se venisse applicato per Berlusconi? O per i tanti imprenditori della Milano bene che riciclano il denaro sporco per le organizzazioni criminali? il pizzo e' il primo segmento di una catena perversa, se interrotto a questo livello, con ogni mezzo disponibile, facciamo lotta alla mafia, e sono sempre di piu' gli imprenditori in Sicilia che denunciano il pizzo, e questo per un avvenuto cambiamento della societa' e la Confindustria ne ha preso atto.

Następna dyskusja:

(Nowy?) skandal o Berlusconi




Wyślij zaproszenie do